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Guida alla persistenza dei profumi

Guida alla persistenza dei profumi

Hai mai notato che alcuni profumi sembrano durare di più sulla nostra pelle rispetto ad altri?

Ebbene, non è una semplice percezione: ci sono infatti validi motivi per cui alcuni profumi rimangono sulla nostra pelle più a lungo e, per comprenderlo, è bene approfondire ciascuna di tali determinanti in quella che è una vera e propria guida alla persistenza dei profumi che ti consigliamo di leggere fino in fondo.

Alla fine di questo approfondimento avrai tutti gli elementi per valutare correttamente i diversi profumi e comprendere in modo consapevole perché, magari, il tuo ultimo acquisto sembra essere meno persistente dell’eau de parfum che avevi acquistato in precedenza!

La composizione dei profumi

Il primo elemento chiave nel comprendere per quali motivi alcuni profumi sembrano durare molto più a lungo di altri è la composizione.

In sintesi, e senza scendere in eccessivi tecnicismi chimici, i profumi che sono caratterizzati da una più alta concentrazione di oli essenziali e di composti aromatici tendono a durare di più sulla nostra pelle: le molecole di cui sono composti sono infatti più grandi e pesanti e, come tali, riescono a evaporare più lentamente, rilasciando il loro desiderato aroma per più tempo.

A giocare un ruolo decisivo è anche il modo con cui sono bilanciati gli ingredienti: un equilibrato permetterà infatti ad alcuni componenti di evaporare nel momento in cui altri sono ancora in grado di rimanere sulla pelle, creando così un aroma che muta nel tempo.

Le note olfattive

Il secondo grande motivo che influenza la persistenza dei profumi sulla nostra pelle sono le note olfattive, a loro volta suddivise in tre categorie probabilmente conosciute ai nostri lettori e alle nostre lettrici:

- note di testa, le prime che vengono percepite nel momento in cui si applica il profumo. Sono anche quelle che tendono a evaporare prima. Come tali, sono queste quelle composte da molecole leggere, come le erbe e gli agrumi;

- note di cuore, che emergono dopo che le note di testa sono evaporate e che, come suggerisce il loro stesso nome, costituiscono il corpo del profumo. Sono generalmente costituite da molecole con fragranze floreali o speziate;

- note di base, che persistono più a lungo e sono formate da aromi come legno, muschio, vaniglia o ambra. Le molecole sono più pesanti e meno volatili e, come conseguenza, durano più a lungo.

I fissativi

Altro elemento che può impattare sulla persistenza dei profumi sono i fissativi, ingredienti che vengono applicati nelle ricette dei profumi proprio per favorire il prolungamento della durata della fragranza.

Il meccanismo d’azione è abbastanza semplici: fissandosi ai componenti più volatili del profumo rallentano la loro evaporazione, trattenendoli sulla pelle più a lungo.

Profumi con elevate quantità di ambra, muschio, benzoino e composti sintetici tendono così a durare di più di altri.

La qualità

È indubbio che anche la qualità degli ingredienti può giocare un ruolo molto importante nell’influenzare la persistenza del profumo.

Ingredienti naturali di alta qualità tendono infatti a avere un profilo olfattivo più ricco (si pensi agli oli essenziali puri) durando di più rispetto ad alternative sintetiche che invece sono di più bassa qualità.

La concentrazione

Passiamo dunque alla concentrazione degli oli e dei composti aromatici del profumo, elemento che è direttamene correlato alla persistenza dell’aroma.

In sintesi, le diverse categorie di profumi hanno concentrazioni variabili di questi ingredienti: il parfum, per esempio, ha una concentrazione tra il 20% e il 40% degli oli essenziali, mentre l’eau de parfum ne ha tra il 15% e il 20%. L’eau de toilette ha una concentrazione tra il 5% e il 15%, mentre l’eau de cologne ne ha una tra il 2% e il 4%. 

Tradotto in termini di durata, da un parfum ci si può attendere una persistenza di almeno 8 ore, mentre l’eau de cologne tende a durare meno di 3 ore.

La pelle

Un ruolo fondamentale nell’influenzare la persistenza di un profumo è poi svolto dalla pelle e dal suo pH, dal livello di idratazione e dalla temperatura.

Sebbene il discorso meriti altri approfondimenti, ci limitiamo qui a ricordare che una pelle ben idratata tende a trattenere più a lungo le fragranze, perché i profumi saranno in grado di aderire meglio agli oli naturali presenti nella pelle. 

Il pH può inoltre alterare leggermente la composizione chimica del profumo: è proprio per questo motivo che lo stesso profumo può “odorare” in modo diverso se viene applicato su differenti persone.

L’ambiente

Anche l’ambiente in cui si utilizza il profumo è un altro elemento che può impattare in misura significativa sulla sua persistenza.

Per esempio, se l’ambiente è particolarmente caldo, le molecole del profumo tenderanno a evaporare più rapidamente riducendo la durata complessiva della fragranza. Se invece ci si trova in ambienti più freschi, allora il profumo tenderà a durare più a lungo.

Ancora, se l’ambiente è molto umido, il profumo può integrarsi con l’umidità dell’aria prolungando la sua durata. Se si sta sudando in maniera più consistente, poiché magari si è sottoposti a un’attività fisica particolarmente intensa, allora il profumo potrebbe evaporare più rapidamente ma altresì farlo in modo tale da rilasciare una fragranza più intensa, perché gli aromi del profumo finiranno con il legarsi agli oli della pelle.

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